Mnemosyne3D, riflettori accesi sui beni culturali “minori” della Campania


Incrementare il flusso turistico nell’area vesuviana sfruttando le attrattive naturali del Parco del Vesuvio e le manifestazioni dal successo consolidato come il Pomigliano Jazz Festival. Questo l’ambizioso obiettivo che si pone la società Mnemosyne3D, che punta alla promozione di beni culturali e paesaggistici poco noti ai turisti e spesso anche ai cittadini che risiedono in Campania. Tra le varie iniziative messe in campo da questa giovane azienda anche un corso di formazione per gli operatori turistici dell’area vesuviana che si è tenuto presso il suggestivo castello Mediceo di Ottaviano con la collaborazione di Legambiente, Slow Food e Vivitalia.
“Buoni turismi per una buona crescita. Verso la costruzione di itinerari turistici nel Parco Nazionale del Vesuvio”, questo il nome del corso promosso da “Mnemosyne3D” che parte dagli itinerari “Green Jazz”, realizzati dal 2011 nelle varie edizioni di “Pomigliano Jazz in Campania”, per valorizzare le risorse culturali cosiddette “minori” dell’area Vesuviana: percorsi archeologici e storico-artistici, enogastronomici e ambientali. Un programma di formazione a cui hanno partecipato, gratuitamente, gli operatori del settore che dovranno accogliere e fidelizzare i turisti che giungono in Campania, indirizzandoli alla scoperta di luoghi meno noti ma di grande fascino.
Maria De Falco e Maria Laura Nappi, titolari di Mnemosyne3D, credono fortemente nel loro progetto e hanno sviluppato un’App per la fruizione integrata e digitalizzata delle risorse culturali e naturali per tracciare itinerari, costruire reti di informazioni e di servizi per la promozione del turismo e del territorio.
La progettazione dell’App è stata finanziata, con cinquantaseimila Euro, dai fondi POR Campania FESR 2014-2020 finalizzati al “Sostegno alla fruizione integrata delle risorse culturali e naturali e alla promozione delle destinazioni turistiche”.
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