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La Campania verso il futuro: le risposte dell’ecosistema alle sfide della ricerca e dell’innovazione

La Campania verso il futuro: le risposte dell’ecosistema alle sfide della ricerca e dell’innovazione
  • Prima regione in Italia per imprenditorialità giovanile, al secondo posto per numero di iscritti all’Università  e terza regione italiana per numero di startup. Questi alcuni dei macro dati emersi dal Position Paper La Campania verso il futuro: le risposte dell’ecosistema alle sfide della ricerca e dell’innovazione” presentato durante la sesta edizione del Technology Forum Campania, piattaforma di discussione e confronto realizzata da Regione Campania e The European House – Ambrosetti.

    Il documento contenente gli indirizzi di sviluppo del territorio e le relative azioni e policy attuative, con approfondimenti su Mobilità Sostenibile, Scienze della Vita, Aerospazio, Agritech ed Economia Circolare ha anche evidenziato l’assoluto primato della Campania nel Mezzogiorno per numero di brevetti depositati, valore aggiunto generato dalla Bioeconomia, export agroalimentare, eco-investimenti in prodotti e tecnologie green, incidenza della produzione di bioenergia sul totale della produzione energetica, quantità e incidenza di investimenti in Ricerca e Sviluppo e numero di ricercatori.

    la Regione ha, inoltre, registrato la terza crescita più elevata delle esportazioni manifatturiere pari al 23,2% (vs. 14,4% media Italia), evidenziando una forte propensione all’internazionalizzazione delle imprese e raddoppiato gli addetti del settore farmaceutico superando di 100 punti percentuali la crescita media italiana.

    “L’impegno della giunta regionale in questi anni è stato assicurare un impiego delle risorse pubbliche integrato e lungo traiettorie strategiche di lungo periodo, che hanno consolidato il nostro territorio come contesto in grado di stimolare gli investimenti pubblici e privati. Assieme all’ecosistema R&I abbiamo inteso sfruttare al meglio le opportunità che offrono il PNRR e i Fondi europei presidiando gli ambiti chiave: dalla Digitalizzazione alla Transizione Ecologica, fino al Capitale Umano e alle Competenze Digitali” questo il commento di Valeria Fascione – assessore alla Ricerca, Innovazione e Startup, della Regione Campania, la quale si è soffermata anche sull’importante dato che vede andare verso il pareggio la bilancia commerciale dei talenti, ovvero il saldo migratorio degli studenti. “Un risultato che premia gli sforzi fatti sul Capitale umano e i Talenti fatti dalla giunta regionale per creare una piattaforma formativa aperta alle nuove professioni in grado di attrarre studenti e di creare professionalità in grado di svolgere importanti percorsi all’estero”. L’assessore si è anche soffermata sull’importanza del momento che vede la Regione Campania passare alla nuova Programmazione dei Fondi europei con un nuovo Programma regionale, il PR Campania FESR 21/27, che con una dotazione di oltre 5,5 Miliardi di euro, è il primo programma di dimensioni plurimiliardarie a essere stato approvato in Italia all’interno del quale viene data grande importanza a Ricerca, Innovazione, Digitalizzazione e Competitività, con oltre 1 miliardo di euro, e a Energia, Ambiente e Sostenibilità con 2,26 miliardi di euro (62% del totale degli investimenti) e una aggiornata Strategia di Specializzazione Intelligente (RIS3 CAMPANIA) basata su processi di scoperta dei punti di forza del contesto innovativo regionale come asset sui cui far leva per trasformare/modernizzare le strutture produttive verso attività a più alto valore aggiunto. “Il position paper presentato oggi ci consente di fare un assessment tra la  vecchia e la nuova programmazione mettendo in evidenza i risultati raggiunti ed evidenziare le strategie e i flagship project che ci accompagneranno nella nuova Programmazione”.

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    Di seguito un breve estratto del Position Paper (qui il documento completo) che fa il punto sui numeri dell’ecosistema dell’innovazione campano e rendiconta alcune progettualità avviate in ambito regionale.

    L’ecosistema accademico

    Le Università campane si contraddistinguono per una formazione di eccellenza che ha portato alla nascita di numerose startup innovative e importanti spin-off, resa possibile anche grazie a un percorso di affiancamento del sistema-Impresa al sistema accademico.

    La Regione si posiziona al 2° posto in Italia per numero di iscritti all’Università, con un totale di 234,7 mila studenti nel 2021: la crescente attrattività negli ultimi anni è frutto anche dell’apertura di nuovi- corsi di laurea all’avanguardia e alle sinergie create con il sistema delle imprese, soprattutto con la case history delle Academy. Questi risultati hanno consentito alla Regione di migliorare il saldo migratorio degli studenti del 7,3% tra il 2016 e il 2020, anche se ancora oggi è leggermente negativo. Tra le aree di miglioramento resta la predisposizione di servizi per la vita degli studenti (come, ad esempio, alloggi e accoglienza) d’avanguardia e in linea con i più alti standard europei.

    L’ecosistema della ricerca

    La Campania si posiziona al 1° posto nel Mezzogiorno e al 7° posto a livello nazionale per investimenti in Ricerca e Sviluppo con un valore di 1,4 milioni di Euro (+7,7% tra il 2016 e il 2020), e 1° nel Mezzogiorno per incidenza degli investimenti in Ricerca e Sviluppo sul PIL pari all’1,3% (valore in costante crescita rispetto al 2016, in cui la quota era pari all’1,2%). Tuttavia, in questo indicatore la Campania risulta ancora nettamente al di sotto rispetto alla media italiana (1,5%). La Regione è anche 1° nel Mezzogiorno per numero di ricercatori nel 2020 (14,9 mila, pari al 7% del totale nazionale), registrando la 3a crescita più elevata d’Italia in questo indicatore (+21% tra il 2016 e il 2020).

    L’ecosistema dell’innovazione

    La Campania è 1° posto nel Mezzogiorno per numero di brevetti depositati (con un totale di 2.782 tra il 2010 e il 2020), 3° posto in Italia per numero di startup innovative, con un totale di 1.400 circa (il 10% del totale nazionale) e per numero di incubatori certificati – attualmente 6 con copertura di tutte le province – e 2° per tasso di crescita delle startup innovative nel biennio 2020-2021 (+17,6%). Ad accrescere la capacità innovativa del territorio, è recente l’avvio di due acceleratori della rete nazionale di Cassa Depositi e Prestiti che supporteranno startup e spin off nei settori della digital health e dell’economia circolare. La Campania è la 1a Regione in Italia per imprenditorialità giovanile, con il 7,7% di titolari di imprese individuali under-30 (vs. 5,6% media Italia).

    Manifattura e high-tech

    La Campania è di fatto la locomotiva industriale del Sud Italia: produce il 32,4% del Valore Aggiunto della manifattura meridionale. Nel quinquennio 2017-2021, la Regione ha registrato la 3a crescita più elevata delle esportazioni manifatturiere pari al 23,2% (vs. 14,4% media Italia), evidenziando una forte propensione all’internazionalizzazione delle imprese. La crescita delle esportazioni campane è trainata anche dal contributo dei settori ad alta tecnologia, che pesano circa il 45% del totale nel 2021.

    Scienze della Vita

    La Campania si posiziona tra le Regioni maggiormente all’avanguardia nelle Scienze della Vita. Gli addetti del settore farmaceutico sono più che raddoppiati tra il 2016 e il 2021 (+105%), superando di 100 punti percentuali la crescita media italiana (1.863 addetti diretti che diventano 4.075 se si considera l’indotto), mentre le esportazioni sono passate da 931 milioni di Euro nel 2017 a 2,1 miliardi di Euro nel 2021. Nel campo delle biotecnologie la Campania ha, inoltre, incrementato il numero di imprese del 69% tra il 2015 e il 2020 (vs. 14% media Italia), arrivando a pesare per il 36,9% del totale di tutte le imprese biotech presenti nelle Regioni del Mezzogiorno (59 imprese, pari al 7,5% del totale nazionale). La Campania si posiziona al 1° posto nel Mezzogiorno e al 4° posto a livello nazionale per numero di docenti universitari e ricercatori nelle Scienze della Vita al 2021 (1.565 persone).

    Mobilità sostenibile

    La Campania ha intrapreso un percorso per modernizzare la filiera della mobilità, alla luce delle numerose trasformazioni in atto, legate soprattutto alla transizione green e digitale. In particolare, la Regione ha avviato progetti che rispondono alle mutate esigenze degli utenti di adottare innovazioni tecnologiche e di servizio e nuove modalità di trasporto alternative, promuovendo il concetto di “sharing mobility”. Tra le progettualità promosse in ambito regionale si segnala la costruzione della Nuova Dorsale Infrastrutture ITS, con la quale la Regione Campania realizzerà la più grande rete digitale di proprietà regionale, il progetto Intelligent Trasportation System della Campania (ITS’C), finalizzato alla realizzazione di un sistema integrato d’infrastrutture tecnologiche, applicato a tutti i comparti della mobilità regionale e unico in Italia grazie alla sua elevata estensione territoriale e il numero di soggetti coinvolti, e il progetto MaaS4Naples, che è risultato il più apprezzato tra i progetti presentati nell’ambito del bando PNRR sulla mobilità sostenibile. Nei sotto-segmenti della mobilità uno dei settori maggiormente promettenti è rappresentato dall’Aerospazio, che conta 308 imprese, pari a circa l’8% delle imprese attive sul territorio nazionale. L’export della filiera dell’aerospazio in Campania vale 1,8 miliardi di Euro, pari al 14% del totale delle esportazioni regionali.

    Agritech ed economia circolare

    Negli ultimi anni, la filiera agroalimentare sta attraversando una fase di forte trasformazione, attribuendo sempre maggior peso ai concetti di sostenibilità e innovazione tecnologica. Questi due fenomeni sono oggi centrali per garantire la sostenibilità e la competitività nel medio-lungo periodo del settore in Italia e in Campania. la Campania rappresenta la 6a economia nazionale per Valore Aggiunto del settore agroalimentare nel 2019, generando 4.443 milioni di Euro, pari al 4,5% del Valore Aggiunto generato dalla Regione. La Campania è al 1° posto nel Mezzogiorno per Valore Aggiunto generato dalla Bioeconomia (6 miliardi di Euro), al 1° posto nel Mezzogiorno e al 5° posto in Italia per export agroalimentare (3,5 miliardi di Euro), al 1° posto nel Mezzogiorno e al 4° posto in Italia per Eco-investimenti in prodotti e tecnologie green (36,1 milioni di Euro), al 1° nel Mezzogiorno e al 4° posto in Italia per incidenza della produzione di bioenergia sul totale della produzione energetica (oltre il 9,0% del totale). Grazie al suo ruolo da capofila in questa filiera, la Campania è diventata la sede del Centro Nazionale per lo sviluppo delle Nuove Tecnologie in Agricoltura.

    Quantum Technologies

    Queste nuove tecnologie rappresentano un fattore abilitante per tutti i settori strategici della Campania descritti nelle precedenti sezioni, diventando protagoniste di numerose iniziative regionali, che hanno posto la Campania in prima linea su questa sfida tecnologica. Le Quantum Technologies trovano oggi applicazioni in diversi settori (Scienze della Vita, chimica, automotive, aerospazio, servizi finanziari, ecc.) e stanno assumendo una crescente importanza in Europa, grazie al progetto Quantum Flagship, che rappresenta la terza iniziativa di ricerca e innovazione su larga scala finanziata dall’Unione Europea. In un contesto in cui l’Italia vuole porsi come capofila di questa filiera, tramite la nascita del Centro di Ricerca in High Performance Computing, Big Data e Quantum Computing e alla possibilità di ospitare uno dei 6 computer quantistici europei, la Campania è una delle Regioni “first mover” nel settore, con importanti progettualità già avviate. Tra queste è possibile trovare la 1a Quantum Computing Academy in Italia, un corso di laurea magistrale in Quantum Science and Engineering, un Dottorato in Quantum Technologies (l’unico in Italia interamente dedicato a questa disciplina, insieme ai corsi di Trento e Pavia) e il Superconducting Quantum Computation Lab, il 1° laboratorio in Italia a realizzare una sperimentazione di architetture di calcolo quantistico basato su qubit superconduttivi.

    La nuova Programmazione regionale e il PNRR

    La nuova direzione delineata dalla Regione Campania per lo sviluppo dell’ecosistema della ricerca e dell’innovazione si inserisce nel quadro più ampio della nuova programmazione nazionale ed europea, che trova rispettivamente nel PNRR e nel Next Generation EU i principali strumenti di contrasto alla crisi economica scaturita a seguito della pandemia da COVID-19. Il PNRR italiano ha un valore complessivo 235,1 miliardi di Euro e mette al centro delle sue 6 missioni giovani, donne e Sud, promuovendo costantemente un approccio green e digitale. Di queste risorse circa il 40% sarà destinato al Mezzogiorno, in quanto il fine ultimo degli interventi previsti è quello di ridurre le disparità territoriali. Secondo il modello sviluppato da The European House – Ambrosetti, l’impatto strutturale del PNRR potrà abilitare un aumento duraturo del tasso di crescita medio del PIL della Campania tra il 2026 e il 2036, con un differenziale di PIL del +16,1% (contro una media italiana dell’11,0%) nel 2036, ovvero circa 20 miliardi di Euro in più rispetto allo scenario senza investimenti strutturali del PNRR. La RIS3 (Strategia di Specializzazione Intelligente) Campania 2021-2027 si allinea agli obiettivi delineati nel PNRR italiano, facilitando la possibilità per l’ecosistema regionale di accedere ai fondi nazionali previsti nel campo dell’innovazione. Nello specifico, la nuova programmazione regionale vuole rafforzare e potenziare il sistema della ricerca e innovazione per le transizioni green e digitali, stimolare la diffusione dell’innovazione nel tessuto imprenditoriale e dei servizi campano e promuovere l’apertura e lo scambio verso partnership e collaborazioni nazionali e internazionali (Open Innovation), ripartendo le azioni previste sui 3 driver fondamentali dell’innovazione: Capitale Umano, Trasferimento Tecnologico e Ricerca e Innovazione.