PICS, Cava de' Tirreni verso il futuro
L’obiettivo generale del PICS di Cava de’ Tirreni ha puntato alla trasformazione delle condizioni di degrado urbano, ambientale e sociale in nuove opportunità di sviluppo economico e sociale per la città. Quattro le linee di intervento attraverso cui si è sviluppato il piano: innovazione, inclusione, identità e cultura, sostenibilità ambientale. Tale obiettivo ha imposto la necessità di interventi di riqualificazione e valorizzazione dei siti di interesse storico e naturalistico al fine di attivare percorsi concreti di valorizzazione, anche in chiave turistica per rafforzare il ruolo strategico di Cava de’ Tirreni anche all’interno del circuito turistico regionale.
In questa prospettiva sono in fase di ultimazione i lavori del Castello di Sant’Auditore, millenaria struttura intorno alla quale si è sviluppata l’identità della città e che oltre ad un patrimonio di inestimabile valore storico, dopo decenni di abbandono, si trasforma in un polo culturale di grande attrattività turistica immerso nel verde, così come l’Eremo di San Martino.
Togliere tonnellate di amianto e campi prefabbricati, e realizzare al loro posto parchi urbani inclusivi, ha significato la rinascita dell’Oasi del Parco di Decimare e di due borghi frazionali, quelli di Santa Lucia e di San Pietro. In quest’ultima area l’intervento prevede la realizzazione di un grande parco urbano con spazi pedonali e ciclabili, giochi, aree verdi, anfiteatro all’aperto al servizio della frazione e per una riqualificazione urbana e sociale della zona occupata nel post terremoto dell’80 dai prefabbricati.
L’artigianato artistico, rappresentato innanzitutto dalla lavorazione delle ceramiche, assume un ruolo centrale nel sistema economico Cavese al punto che nel 2003 la città è stata riconosciuta “città di antica tradizione ceramica“.
Con i fondi del Pics si è puntato a realizzare un Museo della ceramica contemporanea Mediterranea, un unicum nel suo genere che ospiterà opere, come la collezione di Linda Burkhardt, ma anche di altri grandi artisti del XX secolo, dei centri di antica tradizione dell’Italia meridionale.
Gli interventi mirano tutti a rendere il territorio cavese sempre più accessibile alle persone con disabilità fisica, sensoriale, agli anziani e ai bambini.
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