Archeopark, formazione didattica digitale a misura bambino


Archeopark è una start-up innovativa e impresa sociale nata nel 2017 il cui scopo è valorizzare il patrimonio culturale dell’area flegrea attraverso la digitalizzazione.
Grazie ai fondi della Politica di Coesione (Por Campania Fesr 2014/2020), con un finanziamento di 122.350,43 euro, la giovane impresa, con prevalenza femminile, è riuscita a realizzare il suo progetto innovativo attraverso l’ausilio del virtuale e della tecnologia informatica. Archeopark si trova nei pressi del Parco Naturale dei Fondi di Baia in un antico manufatto di epoca romana. Il progetto nasce – ci dice Alessandra Frangipane socia Archeopark- con l’idea di creare una sorta di porta d’ingresso ai Campi Flegrei.
Il target a cui fa riferimento sono i bambini della scuola primaria, a cui viene offerta una formazione didattica che, attraverso le nuove tecnologie e la digitalizzazione, risulta essere anche coinvolgente e stimolante. I bambini al loro arrivo vengono accolti in una sala immersiva dove si troveranno circondati da degli schermi che proiettano un breve video sulla mitologia greca e sulle ricchezze del patrimonio archeologico flegreo.
Il racconto avviene attraverso dei personaggi mitologici dall’aspetto cartoon, uno stile più vicino al loro mondo. Ai personaggi, pur conservando le caratteristiche che li contraddistinguono, sono stati aggiunti elementi che li avvicinano al mondo moderno. Ad esempio, la protagonista Zeura, figlia di Zeus ed Era, indossa ai piedi delle converse, attraverso questo semplice particolare i bambini si sentiranno molto più vicini e familiarizzeranno con i personaggi della mitologia greca ma trasposti in epoca moderna. I giovanissimi visitatori successivamente vengono accolti in una sala interattiva dove è possibile svolgere il videogioco Phlegraios, e, attraverso dei monitor dotati di touch screen, impareranno divertendosi. I bambini difatti interagiscono con Zeura e guidandola nelle sue avventure scopriranno il mondo mitologico e le evidenze archeologiche del territorio flegreo. Il punto di forza del progetto risiede quindi nella fusione tra tecnologia, comunicazione digitale e contenuti culturali.
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