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Lettera I

  • IGRUE – Ispettorato Generale per i Rapporti finanziari con l’Unione Europea
    L'Ispettorato generale per i rapporti finanziari con l'Unione europea si articola in 13 uffici dirigenziali non generali, i cui compiti sono definiti ai sensi dell’articolo 1, comma 2, del DPCM 67/2013 e svolge le seguenti funzioni:
    a) partecipazione al processo di formazione, esecuzione e certificazione del bilancio dell'Unione europea e relativi adempimenti;
    b) analisi dei riflessi finanziari e di bilancio derivante dalla partecipazione dell'Italia all'Unione europea e quantificazione degli oneri a carico della finanza nazionale;
    c) partecipazione al processo di definizione della normativa e delle politiche in sede comunitaria e coordinamento del processo di recepimento della normativa comunitaria nell'ordinamento interno, per quanto di competenza del Dipartimento;
    d) monitoraggio dei flussi finanziari intercorrenti tra l'Italia e l'Unione europea; monitoraggio dell'attuazione finanziaria, fisica e procedurale, degli interventi di politica comunitaria, ivi compresi i Fondi strutturali;
    e) esercizio dei controlli sull'attuazione degli interventi di politica comunitaria e sull'utilizzo delle relative risorse finanziarie, ivi comprese le quote di cofinanziamento nazionale, anche attraverso l'ausilio delle Ragionerie territoriali dello Stato;
    f) gestione del fondo di rotazione per l'attuazione delle politiche comunitarie, di cui all'articolo 5 della legge 16 aprile 1987, n. 183;
    g) gestione dei conti correnti di tesoreria riguardanti i flussi finanziari con l'Unione europea.

    Impegno
    In generale si fa riferimento alla stipula della convenzione/contratto tra il beneficiario e l’impresa/Ente che:
    • esegue l’opera (realizzazione di opere e lavori pubblici);
    • riceve l’aiuto o il finanziamento (erogazione di finanziamenti e aiuti a imprese e individui);
    • eroga il servizio (acquisizione di beni e servizi).

    Inclusione sociale
    È un processo che assicura che le persone a rischio di povertà e di esclusione sociale possano accedere alle opportunità e alle risorse necessarie per partecipare pienamente alla vita economica, sociale e culturale e godano del tenore di vita e benessere considerato normale nella società in cui vivono, garantendo una maggiore partecipazione nei processi decisionali che riguardano le loro vite e l'accesso ai diritti fondamentali.

    Indicatore di programma
    Nell’ambito dei programmi comunitari, per poter sorvegliare l'attuazione di un programma e giudicarne l'efficacia rispetto agli obiettivi fissati si utilizza un insieme di indicatori, da stabilire in anticipo o all'inizio dell'esecuzione del programma. Si distinguono vari tipi di indicatori:
    - indicatori di realizzazione fisica: rappresentano le realizzazioni materiali riferite all’attività finanziata. Sono misurati in unità fisiche o finanziarie (ad esempio, chilometri di strada costruiti, numero di imprese che hanno beneficiato di un sostegno finanziario, ecc.);
    -indicatori di risultato: sono gli effetti diretti e immediati sui beneficiari delle azioni finanziate (ad esempio, riduzione del tempo di percorrenza, costi di trasporto o numero di persone effettivamente formate). Si riferiscono a statistiche che segnalano se si stanno realizzando le condizioni per il raggiungimento degli obiettivi finali, possono descrivere primi effetti, esistenza e miglioramento di strumenti, …
    -indicatori di impatto: i risultati possono essere espressi in termini di impatti sul conseguimento degli obiettivi del programma e costituiscono le basi principali per valutare la riuscita o meno dell'intervento in questione. Comprendono dunque statistiche che segnalano, direttamente o attraverso proxy, il grado di raggiungimento degli obiettivi finali.

    INTERREG EUROPA
    Il programma di cooperazione interregionale INTERREG EUROPA interessa tutti gli Stati membri dell’UE, la Norvegia e la Svizzera. È svolto nell’ambito dell’obiettivo «Cooperazione territoriale europea», è cofinanziato dal Fondo europeo di sviluppo regionale (FESR) e fa seguito al programma INTERREG IVC. Il suo obiettivo principale per il ciclo di programmazione 2014-2020 è quello di migliorare le politiche di sviluppo regionale attraverso lo scambio di esperienze e di buone pratiche. Il programma si prefigge lo scopo di sfruttare al meglio le competenze tecniche e le buone pratiche già identificate a livello europeo. Approfondisci: INTERREG EUROPA

    Investimenti territoriali integrati (ITI)
    È uno strumento di sviluppo territoriale che consente l'attuazione di una strategia territoriale in maniera integrata attingendo fondi nell'ambito di almeno due differenti assi prioritari nello stesso o in differenti programmi operativi. Può rappresentare uno strumento ideale per sostenere azioni integrate nelle aree urbane perché permette di coniugare finanziamenti connessi a obiettivi tematici differenti, prevedendo anche la possibilità di combinare fondi di assi prioritari e programmi operativi supportati dal FESR, dall’FSE e dal Fondo di coesione. Un ITI può anche essere integrato da aiuti finanziari erogati attraverso il FEASR o il FEAMP. È disciplinato dall’art. 36 del Regolamento (UE) n. 1303/2013 recante Disposizioni comuni sui Fondi SIE.

    IPCEI  - Importanti Progetti di Comune Interesse Europeo
    Gli Importanti Progetti di Comune Interesse Europeo (IPCEI) sono progetti strategici transnazionali europei concepiti per riunire i settori pubblico e privato e per raggiungere obiettivi di lungo termine in alcune catene del valore che la UE ritiene centrali per l’economia del futuro.
    Approfondisci: Fondo IPCEI del Ministero dello Sviluppo Europeo

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