San Cipriano D’Aversa, immobile confiscato alla camorra trasformato in centro di accoglienza per la disabilità

A San Cipriano D’Aversa un immobile appartenuto al clan dei Casalesi è stato recuperato, ristrutturato e trasformato in una struttura destinata all’aggregazione e integrazione di persone con disabilità prive di sostegno familiare. L’intervento è stato finanziato dalla Regione Campania con uno stanziamento di fondi pari a 950.000 Euro, nell’ambito del POR Campania FESR 2014/2020. Attraverso il riuso e la rifunzionalizzazione del bene confiscato il Comune di San Cipriano aderisce così al progetto denominato “Dopo di noi” che assiste i disabili rimasti privi dei genitori, supporto indispensabile nella loro vita quotidiana. L’immobile, strutturato su due livelli, presenta spazi destinati alle attività ricreative, una mensa, una zona notte con otto posti letto dotata di servizi igienici dedicati ai portatori di handicap e uno spazio esterno che sarà trasformato in un orto didattico. La valenza sociale del progetto è accresciuta ulteriormente dall’elevato valore simbolico del bene recuperato grazie ai fondi regionali, appartenuto ad un noto boss della camorra locale.
Ed è proprio quest’ultimo aspetto che viene evidenziato dall’Ing. Antonio Di Meo, responsabile del progetto e direttore esecutivo dei lavori che dichiara: “Il fatto che la Regione sia intervenuta mettendo a disposizione queste risorse economiche per la realizzazione di questo intervento è un segnale di vicinanza sociale agli enti locali, anche in considerazione della particolarità del contesto in cui viviamo e che qui da noi riveste un carattere di ancor maggiore rilevanza. Un segnale positivo per queste popolazioni che hanno vissuto sulla propria pelle il fenomeno della malavita”.
Il fabbricato è stato oggetto di miglioramento sismico e adeguamento impiantistico. Alla luce della sua destinazione è stato inoltre necessario abbattere le barriere architettoniche presenti. Le attività previste nel progetto prenderanno il via tra il mese di dicembre e quello di gennaio del nuovo anno.