Ricerca, trasferimento tecnologico, impresa. La Campania protagonista in Europa
“L’Europa è possibilità di sviluppo. Una comunanza di culture. Un mercato sociale organizzato governato da istituzioni che hanno l’ambizione di tenere insieme la logica del mercato con le sue regole, la solidarietà e la coesione sociale. Siamo vicini a questa Europa e stiamo facendo di tutto per far sì che i nostri Programmi Regionali utilizzino al meglio i Fondi messi a disposizione dall’Unione per favorire lo sviluppo e la coesione sociale”. Con queste parole il presidente della Regione Campania, Vincenzo De Luca, ha aperto l’evento annuale del POR Campania FESR 2014-2020 dedicato al mondo della ricerca e tenutosi a Salerno presso la sede della Fondazione Ebris luogo connesso con le storiche vicende della Scuola Medica Salernitana e restaurato con Fondi Europei durante la programmazione 2007-2013.
Dopo gli interventi del presidente De Luca e del direttore della Fondazione Ebris Giulio Corrivetti e i saluti del sindaco di Salerno, Vincenzo Napoli, è stata la volta di Sergio Negro Autorità di Gestione POR Campania FESR - Regione Campania e Martin Bugelli Direzione Generale Politica Regionale e Urbana - Commissione Europea.
L’Autorità di Gestione, entrando nel merito del tema della giornata, ha posto l’accento sulle risorse impegnate dal POR Campania FESR 2014-2020 sull’Asse I legato alla ricerca e allo sviluppo. “Quando si pensa al FESR – ha detto Negro - si pensa subito a costruzioni e ricostruzioni. Ed è vero. Con il FESR contribuiamo a realizzare molte strutture. Ma questo Asse che prevede investimenti in infrastrutture tecnologiche è capace di mettere insieme due mondi: quello dell’imprenditoria e quello della ricerca pubblica provando a creare un percorso virtuoso di crescita”. Tema, quello dell’incontro tra diverse esigenze che portano a un risultato comune che è stato al centro anche dell’intervento di Bugelli il quale, richiamando anche le riflessioni di De Luca, ha ricordato il difficile compito dell’Europa che vuole favorire la difficile sinergia tra capitalismo e mondo sociale. “Non si può pensare solo a chi ha bisogno dimenticandosi di chi deve produrre e guadagnare à- ha detto Bugelli - questo è quello che cerca di fare la politica europea, riuscire a mantenere questo fragile equilibrio aiutando chi ha bisogno, sia che si tratti di una persona in difficoltà che di una impresa, con il fine ultimo di far progredire l’intera società.
Il progresso non può che passare per la ricerca scientifica e la nascita di nuove imprese che sperimentano soluzioni anche in campo medico.
Testimonianze di nuove terapie e strumenti per migliorare le cure e la prevenzione di malattie attraverso progetti finanziati con i Fondi Europei sono state portate da Anna Maria Minicucci AORN Santobono Pausilipon, Franco Buonaguro Fondazione Pascale e Vincenzo Nigro TIGEM, Filippo de Rossi Rettore Università del Sannio – Coordinatore progetti CUR e da numerosi rappresentanti di startup e spinoff nati proprio grazie al sostengo dei Fondi Europei che valorizza il capitale umano favorendo il trasferimento tecnologico dal mondo della ricerca a quello dell’impresa per lo sviluppo sul mercato di metodologie vincenti.
Arti biomedici pediatrici, tutori 3d, terapie geniche, diagnostica avanzata per la prevenzione e la cura di malattie oncologiche, epatiche e ginecologiche, dispositivi per la gestione postchirurgica del paziente, sono il frutto di alcuni dei progetti presentati dai quindici ricercatori, rimasti in Campania, che hanno raccontato le loro storie nel forum “In Europa con la ricerca per lo sviluppo” che ha occupato la parte centrale dell’evento annuale.
Una grande testimonianza di eccellenze della ricerca scientifica e dell’innovazione campana che ha utilizzato al meglio i numerosi bandi messi in campo dalla Regione Campania attraverso le numerose fonti di finanziamento disponibili e che rafforza la convinzione che ci sia bisogno sempre più di un’azione sistemica e di una visione strategica dell’utilizzo delle risorse europee. Un tema sul quale la struttura della Programmazione Unitaria, guidata da Maria Grazie Falciatore, è costantemente al lavoro per armonizzare la programmazione in corso e costruire solide basi comuni su cui impegnare il prossimo ciclo di finanziamenti UE del settennio 2021-2027.
La giornata si è conclusa così come si è aperta, con un intervento della politica regionale. Valeria Fascione Assessore Internazionalizzazione, Startup e Innovazione ha fatto il punto sui risultati conseguiti nell’ultimo anno. Tra questi la chiusura del bando per le startup che ha visto la nascita di 120 nuove imprese con il coinvolgimento di 700 ricercatori giovani e meno giovani. Il bando sul trasferimento tecnologico, che in quattro mesi dalla chiusura del bando, ha assegnato le risorse (inizialmente 45 milioni di euro poi portati a 80) premiando così le idee più meritevoli. “Per superare la crisi investiamo in una ricerca e una innovazione aperta e che possa essere trasferita al mondo dell’impresa e che poi finisca per creare benessere ai cittadini in termini di servizi e qualità della vita”. Una innovazione in grado di essere competitiva sul mercato internazionale. Progetti che hanno dato vita a numerosi brevetti che hanno trovato una collocazione molto vicina al mercato, creando valore e opportunità di lavoro. “Il compito della Regione Campania – ha proseguito Valeria Fascione - è quello di mettere in chiaro le opportunità creando una vetrina di Open Innovation che metta in contatto domanda e offerta di innovazione favorendo il matching affinché tutto questo lavoro si trasformi in valore economico per il territorio”.
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