Lettera R
RAE - Rapporto Annuale d’Esecuzione
Il Rapporto Annuale d’Esecuzione offre un quadro informativo sullo stato d’attuazione del Programma Operativo, ed effettua il bilancio dell’anno, evidenziando i risultati più significativi della sua esecuzione. Il RAE va inteso dunque sia come strumento di monitoraggio per i soggetti istituzionali deputati al controllo del Programma (Commissione Europea, Ministeri, ecc..), sia come veicolo per informare i cittadini.Raccomandazioni (o CSR - Country Specific Recommendations)
Le Raccomandazioni ai sensi dell’articolo 121 par. 2 del TFUE sono quelle che il Consiglio dell’unione Europea adotta per definire gli indirizzi di massima per le politiche economiche degli Stati membri e dell'Unione. Le Raccomandazioni ai sensi dell’articolo 148 par. 4 del TFUE sono invece quelle che il Consiglio dell’Unione Europea può rivolgere agli Stati membri, se lo considera opportuno sulla base dell’esame delle relazioni annuali sull'attuazione delle politiche in materia di occupazione che gli Stati membri trasmettono alla Commissione. Entrambe le raccomandazioni si inscrivono nell’ambito del semestre europeo e seguono la presentazione da parte degli Stati membri dei Programmi Nazionali di Riforma; esse riguardano “sfide strutturali che possono essere affrontate mediante investimenti pluriennali che ricadono direttamente nell’ambito di applicazione dei Fondi SIE”. Fonte: Artt. 121 e 148 del Trattato sul Funzionamento dell’UE; articolo 2 punto 35 del Regolamento (UE) n. 1303/2013 recante Disposizioni comuni sui Fondi SIEREACT-EU
A seguito della pandemia di coronavirus, la Commissione europea ha lanciato un piano di ripresa completo e ambizioso. A questo proposito, la politica di coesione svolgerà un ruolo chiave nel garantire una ripresa equilibrata, promuovere la convergenza e assicurarsi che nessuno venga lasciato indietro. Il regolamento REACT-UE è stato adottato il 23 dicembre 2020. REACT-EU (Recovery Assistance for Cohesion and the Territories of Europe) sarà uno dei più grandi programmi nell'ambito del nuovo strumento Next Generation EU per un importo di 47,5 miliardi di euro. Questo finanziamento è del tutto nuovo: si tratta di un completamento ai programmi 2014-2020 e in aggiunta agli stanziamenti per la coesione 2021-2027. Queste risorse aggiuntive dovrebbero essere utilizzate per progetti che promuovono azioni di risposta e riparazione alla crisi dovuta al coronavirus, nonché per investimenti in operazioni che contribuiscono a preparare una ripresa verde, digitale e resiliente dell'economia. Approfondisci: https://ec.europa.eu/regional_policy/it/newsroom/coronavirus-response/react-euRecovery Found
Il Recovery Found è noto anche con il nome di Next Generation UE e ha lo scopo di aiutare gli Stati membri dell’Europa ad affrontare il post Covid. Nel complesso il piano di aiuti mette a disposizione 750 miliardi. Gli Stati membri preparano piani nazionali per la ripresa e la resilenza per il periodo 2021-23, coerenti con le raccomandazioni specifiche per paese ed improntati alla transizione verde e digitale.Recupero dei fondi
Esistono tre casi in cui la Commissione europea è tenuta a richiedere allo Stato membro interessato un rimborso (recupero) dei Fondi strutturali e di investimento. Il primo riguarda le evenienze in cui non tutti i contributi erogati a favore dello Stato membro interessato sono stati necessari. Le normative finanziarie dell’UE contemplano il recupero di queste somme di denaro. Il secondo caso in cui le normative finanziarie dell’UE prevedono il recupero, si verifica quando sono stati erogati fondi per un’operazione strutturale che è stata già portata a termine. Il terzo caso riguarda le evenienze in cui i Fondi strutturali e di investimento sono stati usati in maniera impropria a causa di frodi o negligenza. La Commissione europea ha facoltà di richiedere allo Stato membro interessato la restituzione delle somme. È possibile avviare le procedure previste dalle leggi europee per il recupero delle somme di denaro. Per quanto riguarda i fondi della politica di coesione, l’autorità di certificazione ha il compito di stilare un inventario delle spese e delle richieste di pagamento per ciascun programma operativo e di inviarlo alla Commissione. L’autorità, inoltre, è tenuta a certificare che i fondi siano stati spesi correttamente e a verificare l’ottemperanza con le normative e i regolamenti UE pertinenti. In caso di problemi, evidenziati da discrepanze nei conti o emersi da verifiche condotte dalla Commissione o da altri enti, l’autorità di certificazione dovrà monitorare il recupero dei fondi. Laddove necessario, sarà possibile ricorrere al sistema giudiziario locale per agevolare l’esecuzione del processo di recupero.Regolamento
Atto giuridico comunitario destinato a tutti i soggetti dell'ordinamento comunitario (Stati membri, persone fisiche e giuridiche). Può essere emanato dal Parlamento Europeo, congiuntamente con il Consiglio, dal Consiglio o dalla Commissione. Il Regolamento ha portata generale ed è obbligatorio in ogni sua parte e direttamente applicabile in tutti gli Stati membri per effetto della sua pubblicazione sulla GUCE serie L.
Regola N+3
E’ la regola stabilita dalla Commissione Europea secondo cui i fondi devono essere spesi entro una scadenza certa. In base a tale regola le Autorità di Gestione che si occupano dei Programmi finanziati dai Fondi Strutturali e d’Investimento Europei nell’ambito della Programmazione 2014-2020 devono assicurare il buon uso dei fondi garantendo che ogni somma impegnata sia effettivamente spesa entro tre anni. Quindi, a partire dal 2017 e fino al 2023, entro il 31 dicembre di ogni anno le Autorità di Gestione devono dimostrare di aver raggiunto una certa quota di pagamenti. I fondi non spesi vengono disimpegnati automaticamente.Relazione sulla coesione
Ogni tre anni, la Commissione europea elabora una relazione inerente ai progressi raggiunti dalla coesione sociale ed economica in tutta l’Unione europea. Come stabilito dall’articolo 175 del Trattato sul funzionamento dell’Unione europea (testo consolidato 2012), la relazione deve essere presentata al Parlamento europeo, al Consiglio dei ministri, al Comitato economico e sociale e al Comitato delle regioni. La relazione valuta la situazione socioeconomica e le prospettive in tutte le regioni dell’UE sulla base di indicatori economici, sociali e territoriali. Essa analizza, inoltre, l’impatto e il contributo delle politiche e delle attività degli Stati membri, dell’UE e di altre istituzioni, quali la Banca europea per gli investimenti. La relazione può anche contenere proposte politiche.
Consulta le relazioni: Relazioni sulla coesione e relazioni interinali sull’andamento dei lavori dal 1996 in poi.Rendicontazione
Presentazione del consuntivo delle spese effettivamente sostenute da parte dell'ente attuatore del Progetto, nell'ambito dei finanziamenti comunitari, al fine di richiederne il riconoscimento.RescEU
RescEU è lo strumento del Meccanismo Unionale di protezione civile ( EU Civil Protection Mechanism) per fronteggiare le catastrofi naturali. E’una nuova “riserva aggiuntiva” europea formata dall'insieme di risorse supplementari (ad esempio elicotteri, aerei antincendio e altri mezzi), opportunamente preparate per fronteggiare le più ricorrenti catastrofi naturali, pronte ad intervenire in aree in cui sono state riscontrate carenze comprovate a livello europeo. Tali risorse possono essere impiegate rapidamente per integrare le risorse nazionali. Il nuovo sistema non è solo una «rete di sicurezza» per mobilitare esperti, squadre e risorse, ma anche un sistema che rafforza la nostra capacità collettiva di prevenzione, preparazione e reazione alle catastrofi. Da parte sua l’Italia contribuisce a RescEU con due aerei per la flotta provvisoria. Per approfondimenti consultare la pagina ufficiale della Commissione europea.RIS3 Campania
È la strategia di ricerca e innovazione per la “specializzazione intelligente” (Research and Innovation Strategies for Smart Specialisation) della Regione Campania.
Mira ad uno sviluppo sostenibile ed inclusivo del contesto regionale campano fondato sull'integrazione del sistema dell'innovazione con quello produttivo-economico e socio-istituzionale. Tale strategia è basata sulla scelta di priorità di policy concrete legate al potenziamento/sviluppo di domini produttivo-tecnologici particolarmente promettenti e candidati a rappresentare le aree di specializzazione rispetto a cui concentrare le risorse disponibili per la programmazione 2014-2020 nell'ottica di sostenere percorsi di crescita intelligente.Risultato atteso
Esprimere le trasformazioni della realtà a cui si ambisce in modo che esse siano osservabili e scrutinabili dal pubblico. È un obiettivo misurabile, verificabile, circoscrivibile, valutabile.ROS - Responsabile di Obiettivo Specifico
E’ il soggetto a cui, nell’ambito del POR FESR 2014-2020, è affidata la gestione, il monitoraggio e il controllo ordinario delle operazioni previste dai singoli obiettivi specifici del Programma.RRF - Recovery and Resilience Facility
Fondo che offre un sostegno finanziario su larga scala per riforme e investimenti intrapresi dagli Stati membri, allo scopo di attenuare l'impatto a livello sociale ed economico della pandemia da coronavirus e di rendere le economie dell'UE più sostenibili, resilienti e meglio preparate per le sfide poste dalle transizioni verde e digitale.